Siamo subentrati da terzo staff a Viterbo (dopo quelli di Valerio Bertotto e Federico Nofri Onofri) il 15 novembre 2017, conseguendo un bel bottino di punti e una qualificazione alla finale di Coppa Italia di categoria (contro l’Alessandria), il rapporto si è rotto il giorno 25 marzo 2018.
Gruppo squadra meraviglioso, ragazzi d’oro uniti da uno spirito di abnegazione raro, viste le difficoltà logistico-organizzative e strutturali alla quali si è dovuti sopperire.
Di mio, la fortuna di collaborare con un Allenatore che non è solo tale ma ha sopperito a molte carenze caduteci sulla gobba sin dal primo giorno, svolgendo in molti casi anche mansioni che non gli competevano.
Molto si è imparato durante questa breve, intensa e sofferta parentesi; molto si è dato: 16/18 ore di lavoro al giorno, al campo (anche a 40 km di distanza a spese dei calciatori, se il nostro fosse stato impraticabile) e a video. Soprattutto nell’ultimo periodo con 3 partite da affrontare ogni 6/7 giorni con connessioni internet quasi inesistenti (chi lavora nello studio degli avversari, sa).
41 punti in 20 partite con finale di Coppa Italia in saccoccia, 4° posto in classifica a due punti dal Pisa (che ha disputato una gara in più): è bastato perdere col Livorno (squadra già da serie B e con budget speso imparagonabile), per tornare casa.
Dovevamo fare sicuramente meglio.
Sono tornato al Lido di Venezia come Ulisse tornò alla sua Itaca…
Grazie per l’opportunità, Presidente!